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mercoledì 23 luglio 2014

Impressioni di luglio o di agosto. Sicuramente non di settembre.


 Nei luoghi di mare c'è un'aria che invita alla gioia. Cose che catturano lo sguardo. Non c'è allusione e neanche ostentazione, c'è naturalezza. E' un'esposizione naturale di sé, senza preoccupazioni di essere visti. C'è ancora gioia: di essere guardati. Non sempre, però. Se si pensa a certi sguardi terrificanti, dentro certi volti orridi, con guance e occhi rigonfi, la pelle rossa bruciata e cotta dal sole, viene voglia di scomparire o di vomitare.
I luoghi di mare sono ideali per gli abitanti che si aggirano con disinvoltura tra i viali folti di oleandri in fiore e palme di datteri infruttifere per la temperatura troppo mite che le rende sterili.  La temperatura del deserto soffocante sì che partecipa al processo riproduttivo!
I luoghi di mare sono aree di frastuono, di baldoria, di strepiti confusi, di un'allegria inconcepibile in altri luoghi. La sabbia dei luoghi di mare è scura o bianca, estesa o ridotta, fine o grossolana. Certi luoghi hanno sviluppato la ghiaia e le pietre invece che la rena. Nonostante questo ci sono arenili anche tra sassi e sterpaglie.
I luoghi di mare sono riserve per gente stanca, bisognosa di riposo e di affetto, di considerazione, di uno sguardo compassionevole. C'è anche chi ha bisogno di una parola, di poter sorridere per niente o per tutto. C'è chi ha bisogno di solitudine, di spiagge deserte.
Nei luoghi di mare ci sono cose inutili d'inverno. D'inverno non ci sono ombrelloni. Si aprono d'estate, con la luce, come fanno fiori e animali che abbandonano il letargo e si mostrano come esemplari di originale bellezza.
D'inverno tutto è chiuso e spento nei luoghi di mare, così come è spento il cuore, i pensieri si annebbiano e si incupiscono.
Sono chiari i pensieri d'inverno in montagna. D'estate la montagna è immagine di ombre, di funghi e di respiro soave della terra. In montagna certe nevicate mettono paura. Al mare mette paura la massa fluida dell'acqua. In montagna in inverno il sole riflette sulle piste da sci affollate di gente infagottata dentro i pesanti piumini di materiale sintetico di ultima generazione. Al mare d'inverno il sole batte sugli scogli e sulle spiagge ventose, la gente e rinserrata nelle case.
Quante urla sulle piste innevate di montagna con tutta quella gente dinamica, in equilibrio sulle lame degli sci, dentro gli scarponi ultraleggeri di materiale sintetico di ultimissima generazione. Gli sguardi non sono vivi come d'estate al mare, ma la gioia è la stessa, solo più intima e propria.
Al mare d'estate la gioia è sempre intima, ma trae vigore dall'indeterminato senso della sorpresa.
 

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