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martedì 13 settembre 2011

L'ambito del disumano

Sono sempre l'essere e la sua negazione il dilemma. La negazione, però,  non nega la vita neanche  di chi si fa fatica a riconoscere come esistente. Il Non-Essere è definizione di chi non è [razionale]. E' altro: fastidio, movimento, utile a sé, opposizione, incoscienza, elevazione del caos.
L'Essere è esteso e uguale in ogni parte.
Il Non-Essere è puntiforme e le sue parti non si accordano.
Forse è meglio smettere: perché il Non-Essere non ha argomenti per confutare. Il Non-Essere è irrazionale, ignorante, custode della sua unicità.
L'Essere riconosce sé e gli altri. Il Non-Essere non è [razionale]. Il Non-Essere non sa. Il Non-Essere non vive bene o male: non sa!
Il Non-Essere è la negazione di un sé che tende all'Essere. Il Non-Essere non è mai: non c'è speranza. Il Non-Essere non sa, non crede, non agisce. Il Non-Essere non vede, non ama, non gioisce, non teme. Il Non-Essere non è. Il Non-Essere può essere se visto attraverso la facoltà che non è in lui. Il Non-Essere può essere visto dall'Essere, il quale non può comunicargli il bene. In Non-Essere non ascolta, non parla, non vive. Il Non-Essere è negazione dell'essere.
Il Non-Essere non fa bene o male. Fa male, perché l'incoscenza è sempre fallimento.
Il Non-Essere è la notte e il giorno: quando il cielo è infausto. Il Non-Essere è violenza e croce dell'Essere.
L'Essere è virtù, ragione, sguardo, volontà, desiderio.
L'Essere è bellezza. Il Non-Essere è negazione.

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