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lunedì 11 aprile 2011

Il sogno

Le rivoluzioni le fanno coloro che nutrono gravi dubbi sul mondo che verrà. Le fanno chi prova difficoltà a sentirsi parte di un sistema che non acccoglie, che tiene alla larga i non ricchi. Perché il problema non è essere poveri, che in fin dei conti va bene se non ci si lamenta. La vera vergogna è il non essere ricchi.

Le rivoluzioni le fanno ricchi  e poveri, insieme o su fronti opposti. Non le fanno invece quanti dovrebbero temere maggiormente per il loro futuro. Il presente è garantito da un sostentamento precario, lavoro a termine, cassa integrazione, gabbie salariali. Chi si lamenta viene licenziato. Così non si lamenta nessuno. Si lamentano tutti, nel silenzio delle case, ma guai a dimostrarsi all'esterno.
In questo finto benessere si può morire di crepacuore per una preoccupazione che affligge enormemente i non ricchi. Bisogna tacere. E' necessario, e utile. E' necessario perché bisogna far vedere che tutto è al suo posto e procede per il verso giusto. E' utile per non creare nei figli inutili cedimenti di spirito. Si sta bene: è una regola.

Ora la Francia di Sarkozy persegue la linea dura della legalità contro le donne arabe che non vogliono rinunciare al velo, meglio nominato niqab o burqa. Sarà stato un suggerimento di una sensibilità superiore.

E l'Europa accusa l'Italia di incapacità nella gestione dei clandestini.
Zaia risponde che non prende lezioni da chi non si cura delle norme di Schengen. Sarkozy intensifica i controlli al confine con l'Italia. Maroni si chiede se l'UE ha ancora senso. Berlusconi tace e non c'entra. Egli è dispiaciuto, per uno strano presentimento. Porterà la verità in altri luoghi, dove nessuno potrà contestargli colpe insussistenti.

C'è finanche chi se la prende coi leghisti. Casini e Fini insistono che non si può essere europei solo quando fa comodo e fare propaganda contraria a tutte le sagre della polenta di paesini prealpini.

Le rivoluzioni si fanno contro chi nega, chi vieta, chi impedisce la libera espressione.
Nessuno nega niente: è evidente.

Un tempo che verrà vedrà un forte terremoto che distruggerà Roma: 11 maggio prossimo.
Ferrara ha sognato che Berlusconi lascerà.

Siamo stufi! Non vi daremo la soddisfazione di contestarvi!
I vip truffati non rilasciano interviste. Stanno aspettando una nuova rivoluzione per decidere su quale fronte di contestatori schierarsi. Ricchi o poveri poco importa. Nel trambusto ci si guadagna sempre.
Si perde in tempi di pace, quando meno te l'aspetti! Da un amico, poi! No, è insopportabile! Viene da vomitare o da star male.

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